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Calcio, Serie A: Ciurria e Carlos Augusto inguaiano lo Spezia. Monza vince 0-2 al Picco
Pubblicato il: 29-04-23  -  

Vola sempre più su il Monza, lo Spezia invece ha tanta paura. I brianzoli si prendono l’intera posta in palio al Picco battendo i padroni di casa per 0-2 con i gol di Ciurria al 21′ e Carlos Augusto poco prima del fischio finale, guadagnando così il secondo successo consecutivo in campionato. La squadra di Semplici sa di avere necessario bisogno di punti per tenere alle spalle gli scaligeri e partono a cento all’ora. Per due volte Kovalenko va vicino alla rete, ma non arriva all’appuntamento con il gol e si fa ipnotizzare da Di Gregorio da due passi. E il Monza passa alla prima occasione, con l’ex Ciurria che batte Dragowski di sinistro; i brianzoli spingono per il 2-0, con il portiere polacco che dice di no prima a Dany Mota e poi a Carlos Augusto prima del 45′. Nel secondo tempo lo Spezia ci prova, ma il Monza riesce comunque a tenere il pallino del gioco. Caprari va vicino al 2-0 al 66′, ma la sua conclusione termina sopra la traversa; le chance più grosse per i padroni di casa arrivano con un paio di punizioni di Esposito che però vedono Di Gregorio attento. Petagna fallisce il colpo del ko poco prima del 90′, che arriva tre minuti dopo con un grande inserimento di Carlos Augusto che batte Dragowski in uscita. La partita si chiude poco dopo, con il Monza che vola così a 44 punti ed è al nono posto provvisorio in classifica agganciando il Bologna. Lo Spezia invece trema, poiché il Verona domani potrebbe, con un successo, superare i bianconeri e mandarli in piena zona retrocessione.

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Coppa Italia, alla Fiorentina basta lo 0-0 per la finale
Pubblicato il: 28-04-23  -  

È la prima finale della gestione Commisso, in tribuna al Franchi Firenze - Dopo nove anni la Fiorentina ha ritrovato la finale di Coppa Italia. Basta un pareggio senza gol in casa dopo aver vinto 0-2 all'andata a Cremona. Allo stadio Olimpico di Roma il 24 maggio troverà l'Inter per provare a vincere un trofeo che manca da ventitré anni dalle parti di Firenze. La bacheca dei viola è infatti chiusa dal 2001 quando la Fiorentina di Cecchi Gori vinse la sua sesta Coppa Italia. È la prima finale della gestione Commisso, in tribuna al Franchi. La Cremonese, nonostante lo 0-2 dell'andata, ha scelto una tattica rinunciataria, consegnando la regia delle operazioni ai viola che dimostrano di aver imparato la lezione di settimana scorsa in Conference League, quando, dopo aver vinto 4-1 in casa del Lech Poznan, hanno rischiato di compromettere la qualificazione alla semifinale andando sotto di tre reti. Parola d'ordine del tecnico Vincenzo Italiano (nella foto): gestione e zero rischi. Nel primo tempo Fiorentina col 70 per cento di possesso palla. Fine a se stesso, però, perché i primi 45 minuti hanno registrato solo due colpi di testa viola, di Milenkovic e Igor, nulla di più. Grigiorossi chiusi, ordinati, pronti a ripartire in contropiede. Senza, però, tirare in porta. La squadra di Italiano è stata costretta ad andare per linee orizzontali perché nel mezzo non c'era un centimetro libero. Questo ha fatto diventare lenta e prevedibile la formazione viola. Poco o niente anche sulle corsie con Ikonè, controllato benissimo da Quagliata, e Gonzalez a sinistra. Nella ripresa il canovaccio non è cambiato. La partita è andata avanti su ritmi molto lenti. La Fiorentina ha avuto due guizzi con Cabral e Gonzalez, poi in controllo. La Cremonese non ha mai tirato in porta ed è uscita a testa alta.

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Dimarco stende la Juve e porta l'Inter in finale di Coppa Italia
Pubblicato il: 27-04-23  -  

Ai nerazzurri basta un gol per eliminare la Juventus e aggiudicarsi il pass per l'ultimo atto della manifestazione L'Inter è la prima finalista della Coppa Italia Frecciarossa 2023: dopo l'1-1 nella sfida d'andata strappato in extremis all'Allianz Stadium, ai nerazzurri basta un gol di Dimarco per eliminare la Juventus e aggiudicarsi il pass per l'ultimo atto della manifestazione. A San Siro finisce 1-0 il ritorno del faccia a faccia tra le squadre di Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri: sarà quindi il tecnico ex Lazio ad andarsi a giocare il 24 maggio, nel 'suo' vecchio stadio, la possibilità di alzare al cielo la seconda Coppa Italia consecutiva contro la vincente dell'altra sfida tra Fiorentina e Cremonese. Passano neanche tre giri di lancette dal fischio d'inizio e i nerazzurri costruiscono la prima grande chance: Barella crossa al centro, Lautaro non tocca, poi Dzeko mette fuori di poco colpendo casualmente dopo una deviazione di Bremer. Al quarto d'ora invece, sempre dal piede di Barella, esce la palla che porta Dimarco a segnare il vantaggio interista, con un delicato tocco mancino che sorprende Perin per l'1-0. I bianconeri fanno fatica a reagire e creare occasioni degne di nota, facendosi vedere pericolosamente solo al 34', quando Kostic tenta un destro improvviso da fuori respinto attentamente da Onana. Ad inizio ripresa viene annullato il possibile raddoppio dell'Inter realizzato da Dzeko, pescato in posizione di fuorigioco su un lancio dalle retrovie, poi al 73' è invece Perin a negare la gioia personale a Mkhitaryan, bravo a coordinarsi con il destro dopo una punizione di Dimarco respinta dalla barriera. Nel finale la Juventus prova alla disperata ad andare a caccia del pareggio, ma dalle parti di Onana non arriva neanche un tiro pericoloso. Al triplice fischio cosi' fa festa l'Inter, che ora attende l'ultima avversaria.

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Real Madrid ko 4-2 col Girona: è il club dei proprietari del City, avversario in Champions
Pubblicato il: 26-04-23  -  

La squadra di Ancelotti travolta a Girona, con quattro gol dell'argentino Castellanos, al suo primo poker in Liga. Sconfitta che allontana ancora di più il Real dalla possibilità di confermarsi campione in Spagna e arriva non contro un avversario qualunque. Il Girona fa infatti parte della galassia di club degli stessi proprietari del Manchester City: il prossimo avversario dei Blancos nelle semifinali di Champions La notizia fa rumore di per sé, perché i campioni in carica della Champions e della Liga che prendono quattro gol in campionato è già qualcosa di clamoroso. Ancora di più se si guarda all’avversario: il Girona, alla terza partecipazione della sua storia nella Liga eppure già alla sua terza vittoria in campionato in sei incroci totali contro i Blancos. Non basta: con addirittura un poker servito dall’argentino Valentín "Taty" Castellanos, attaccante anche lui di scuola City (prima del Girona ha giocato con il New York City, anche questo un club dello stesso gruppo): per segnare la sua prima quaterna in Spagna ha scelto nientemeno che il Real Madrid. Senza sottovalutare un dettaglio, che dettaglio non è. Perché il Girona in Spagna non è un club qualunque ma fa parte della galassia del Manchester City, prossimo avversario del Real in semifinale di Champions. Insieme al club allenato da Guardiola e ad altre nove società (Palermo compreso) in giro per il mondo, il Girona appartiene infatti al City Football Group dello sceicco Mansour. POKER DI CASTELLANOS, IL REAL CROLLA IN LIGA Il crollo del Real sancisce definitivamente che la squadra di Ancelotti ha “mollato” la Liga. Troppo distante ormai il Barcellona, primo a 76 punti con una partita in meno rispetto ai campioni in carica, a quota 65 punti. SenzaCourtois, Benzema e Alaba tra i titolari, Ancelotti ha comunque schierato una formazione assolutamente credibile, con Rudiger e Militao davanti al secondo portiere Lunin, poi Kroos, Modric e Valverde a centrocampo, quindi Vinicius e Rodrygo insieme ad Asencio davanti. Eppure allo stadio Montilivi di Girona, per il Real la partita si è subito incanalata male con i primi due gol di Castellanos nei primi 24 minuti. Vinicius nel primo tempo ha riportato in partita il Madrid, che nel secondo è crollato ancora sotto i colpi (altri due) dell’attaccante argentino, prima che Lucas Vazquez fissasse nel finale il risultato sul 4-2. La Liga è andata e in Champions ci vorrà un altro Real. Anche perché contro ci sarà il City. Quello vero, non quello di Spagna.

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La dea sogna la Champions… 3-1 alla Roma di Mou
Pubblicato il: 25-04-23  -  

L’Atalanta batte 3-1 la Roma al Gewiss Stadium di Bergamo nel Monday Night della 31° giornata di Serie A. La squadra di Gian Piero Gasperini torna al successo dopo due partite in cui aveva raccolto solo un punto e riapre la corsa Champions: ora il quarto posto è a quattro lunghezze. I giallorossi, invece, falliscono l’aggancio alla Juventus al terzo posto, rimanendo fermi a quota 56 a braccetto con il Milan. Con il ko di Bergamo la formazione di José Mourinho ferma a tre la striscia di vittorie consecutive. La partita è tesa e bloccata in avvio, tanto che non mancano i battibecchi tra i due allenatori. La prima occasione arriva alla mezz’ora ed è di marca giallorossa, ma Toloi chiude bene Abraham sul cross di Mancini. L’Atalanta passa alla prima vera chance costruita: recupero di Scalvini, palla per Zapata che serve l’accorrente Pasalic che al volo trafigge Rui Patricio. La squadra di Mourinho prova a reagire, ma Solbakken perde l’attimo giusto, poi Abraham calcia alle stelle. La ripresa si apre ancora con gli ospiti in avanti, ma ancora una volta Abraham non trova lo specchio. Mourinho tenta il tutto per tutto con quattro cambi in contemporanea al 64′ ( dentro Dybala, El Shaarawy, Matic e Spinazzola) e la Roma va ancora vicino al gol: Sportiello anticipa Abraham, poi Dybala viene murato. Dalla parte opposta Pasalic manda alto da buona posizione, poi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Toloi firma il raddoppio da due passi. I giallorossi riaprono la partita con Pellegrini, ma un minuto dopo l’errore in uscita di Rui Patricio permette a Koopmeiners di riportare a due le reti di vantaggio per i nerazzurri. La Roma colpisce poi un palo con una funzione di Pellegrini, ma nei 7 minuti di recupero il risultato non cambia più.