La Lazio vince 3-0 in casa dello Spezia e consolida il secondo posto in classifica: al Picco decidono le reti di Immobile, Felipe Anderson e Marcos Antonio.
La Lazio non si ferma più e batte anche lo Spezia, continuando il suo viaggio al secondo posto in classifica della Serie A. Le reti di Immobile, Felipe Anderson e Marcos Antonio permettono alla squadra di Maurizio Sarri di continuare il cammino verso una clamorosa e inimmaginabile qualificazione alla prossima Champions League. È partito meglio lo Spezia, che è andato vicinissimo al gol in almeno due occasioni: la prima poco dopo il fischio d'inizio con Bourabia, che ha calciato a botta sicura ma ha centrato la traversa; e poi con Nzola, che da ottima posizione ha mandato il pallone clamorosamente fuori.
Poco dopo la mezz'ora la Lazio si è portata in vantaggio. Milinkovic-Savic ha servito di testa Felipe Anderson in profondità e il brasiliano lanciato, in area, viene steso da Ampadu: rigore per i biancocelesti e ammonizione per il calciatore gallese. Ciro Immobile ha spiazzato Dragowski senza problemi e ha firmato il suo decimo centro in campionato: non segnava dal 19 febbraio scorso. All'inizio della ripresa la Lazio ha chiuso la pratica con Felipe Anderson, che ha finalizzato un'azione molto bella da parte della squadra di Sarri: Immobile difende il pallone e serve Luis Alberto, che dà il via ad una giocata fatta di tocchi quasi tutti di prima che si è conclusa con il gol del calciatore brasiliano. Nei minuti finali è arrivato anche il tris con Marcos Antonio, che è partito da centrocampo e dopo aver saltato un difensore dello Spezia è riuscito a dribblare anche Dragowski e ad appoggiare la palla in rete. Grande gol del centrocampista Queste le parole di Sarri: "Esclusi i primi 10 minuti abbiamo avuto momenti di qualità. Abbiamo rischiato un paio di volte all'inizio e quasi zero nei restanti 80 minuti. Venire a giocare qui non è mai semplice per ambiente caldo, campo stretto e avversari aggressivi. Poteva essere una gara difficile se non la incali nella maniera giusta, quindo la risposta è stata positiva". Sul campo: "Tre metri per 105 fai il conto dei metri quadri che sono. Ma poi c'è la struttura che fa sembrare ancora più piccolo il campo. Questo è uno dei pochi stadi in cui ti sembra di poter inquadrare la porta da tutte le posizioni". La cosa migliore: "L'aspetto più positivo è il fatto che rispetto a qualche mese fa la squadra ha acquisito una capacità di sofferenza nei momenti difficili. Lo scorso anno prendevamo gol, quest'anno sappiamo soffrire in quei minuti e poi ricominciamo a giocare".